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al testo di Marina Pacifici
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E’ un anno amico mio che come foglia d’acero sei volato lontano oltre il nostro sentiero. Ora resto soltanto io a ricordarti ultima goccia di rugiada nella valle d’oblìo. Compagno mio diletto negli anni più tristi ed oscuri mi brilla nel cuore come perduta stella l’ estate d’oro dei tuoi occhi dolci e puri. E ancora ti vedo correre agile festoso lo scodinzolio inseguendo le poesie della tramontana che ascoltavamo insieme tu ed io. E sento nel soffio del vento ancora al mio fianco il tuo passo ora che la malinconia d’autunno richiama da nord l’esule volo dello svasso. E rivedo ancora l’oro fulvo del tuo manto anche adesso che come angelo devoto mi sei accanto. Già un anno è trascorso dalla pioggia fredda e senza luce del nostro commiato. Chissà se mi attendi lassù nell’aurora oltre l’erta salita. E quel tuo sguardo tenero ed indimenticabile testimone di un amore che una vita è durato tra la selva delle memorie come fiocco di neve nella carezza del ricordo sul mio cuore per sempre si è posato. In memoria del mio Fuchs, splendido compagno di vita per 14 anni, ad un anno dalla sua scomparsa. |
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